La coesistenza di indirizzi IPv4 ed IPv6 durerà a lungo, i due protocolli sono infatti tra di loro non compatibili ed il processo di migrazione utilizzerà 3 tecniche:
- DUAL STACK DEVICE Vengono utilizzati dispositivi in grado di utilizzare entrambi i protocolli.
- TUNNELING I pacchetti IPv6 vengono trasportati su reti IPv4 impacchettati nei pacchetti IPv4.
- TRANSLATION Prevede l’utilizzo di un router NAT64 che si occupa di tradurre gli indirizzi da IPv6 a IPv4 e viceversa.
RAPPRESENTAZIONE
Un indirizzo IPv6 è composto da 16 byte e viene rappresentato da 8 quadruple di valori esadecimale, quindi da 32 cifre esadecimale. Tale rappresentazione potrebbe rivelarsi, a causa della lunghezza, di difficile lettura, sono state pertanto fissate delle regole per ridurre e rendere più gestibile un indirizzo IPv6:
- Si omettono gli zeri iniziali
01AB –>1AB
- Doppi due punti ::
rappresentano una qualsiasi sequenza di zeri e possono essere usati solo 1 volta nella scrittura di un indirizzo 2001:0db8:0000:0000:0000:0000:1428:57ab –> 2001:0db8::1428:57ab
- Una sequenza di 0000 può essere rappresentata da 0
TIPI DI INDIRIZZI
UNICAST
Identifica una singola interfaccia, è un indirizzamento di tipo uno-a-uno. I pacchetti indirizzati ad un indirizzo di tipo unicast vengono recapitati ad una singola interfaccia.
MULTICAST
Identifica più interfacce, è un indirizzamento di tipo uno-a-molti. I pacchetti indirizzati ad un indirizzo di tipo multicast vengono recapitati a tutte le interfacce che appartengono al gruppo identificato da quell’indirizzo.
ANYCAST
Identifica più interfacce ma il pacchetto inviato ad un indirizzo anycast viene spedito all’interfaccia più “vicina” al protocollo di instradamento (routing) utilizzato; è un indirizzamento di tipo uno-a-uno-di-molti, pertanto i pacchetti che hanno come destinazione un indirizzo anycast raggiungeranno una sola interfaccia, quella più “vicina”.
Nel protocollo IPv6 sparisce il concetto di indirizzo di broadcast le cui funzionalità vengono realizzate da un particolare indirizzo di multicast detto “all nodes multicast” di seguito dettagliato.
Un indirizzo IPv6 si compone di due parti: il PREFIX e l’INTERFACE-ID. La prima parte rappresenta la rete la seconda gli host, in maniera del tutto simile all’IPv4. Con l’IPv6 non c’è più la subnet mask ma si usa il “prefix length” per rappresentare la rete. Tale rappresentazione, di fatto già largamente diffusa anche per il protocollo IPv4, ci consente di specificare la porzione dell’indirizzo che rappresenta la rete e, di conseguenza, la porzione relativa agli host.
Generalmente il prefix length usato è /64 che indica i primi 64 bits come quelli che identificano la rete ed i restanti 64 bits come quelli dedicati agli hosts.