Compilare ASTERISK
E’ sempre consigliabile compilare asterisk sulla macchina che lo dovrà eseguire. In questa guida vediamo in pochi passaggi come compilare il più diffuso e noto centralino software del momento.
Supponiamo di aver installato la nota distribuzione FREEPBX 13 e vogliamo sostituire la versione di asterisk, installata con la ISO, con una versione diversa, compilata sull’hardware specifico.
Di seguito i passaggi da seguire:
#fwconsole stop (per le versioni precedenti amportal stop)
#cd /usr/src
Scarichiamo ora l’ultima release di asterisk versione 11
#wget http://downloads.asterisk.org/pub/telephony/asterisk/asterisk-11-current.tar.gz
Decomprimiamo asterisk ed installiamo i prerequisiti
#tar xvfz asterisk-11-current.tar.gz
#cd asterisk-11.XX.XX
#contrib/scripts/get_mp3_source.sh
#contrib/scripts/install_prereq install
A questo punto utilizziamo lo script per configurare il sorgente alla piattaforma in uso
#./configure
Se tutto è andato bene otterremo una risposta di questo tipo:
A questo punto, attraverso il programma menuselect andiamo ad attivare elementi aggiuntivi che verranno presi in considerazione durante la successiva fase di compilazione:
#make menuselect
Al termine della compilazione di menuselect verrà visualizzato il menu come segue:
Dopo aver selezionato o rimosso i moduli opzionali, possiamo passare alla compilazione di asterisk con il comando:
#make && make install && make config
Dopo qualche minuto (dipende dall’hardware in uso) asterisk sarà pronto all’uso, quindi non ci resta che riavviare l’ambiente freepbx.
Reimpostamiamo i diritti sui file appena generati
#fwconsole chown
Quindi riavviamo freepbx:
#fwconsole start
Voip vs telefonia tradizionale
07/05/2019 by admin • Voip • 0 Comments
La principale differenza tra rete telefonica tradizionale e VoIP sta nel diverso modo di trasferimento delle informazioni tra terminali.
La rete tradizionale, detta PSTN (Public Switched Telephone Network) usa un modo di trasferimento tra un nodo e l’altro (switching) detto “a commutazione di circuito”. La commutazione di circuito prevede che alla chiamata venga instaurato un percorso tra i nodi nella rete e che questa connessione rimanga in piedi per tutta la durata della telefonata.
Ogni connessione sfrutta un canale e questo viene riservato durante tutta la chiamata. Inoltre viene usata tutta la banda richesta dal canale. L’assegnazione delle risorse è quindi statica. Una volta assegnata la linea infatti diventa “occupata”.
Il VoIP si basa sull’infrastruttura internet che usa per sua natura il modo di trasferimento detto “a commutazione di pacchetto”. Quello che succede in una rete a commutazione a pacchetto è che le informazioni suddivise in frammenti, o pacchetti appunto, vengano spedite e instradate nodo dopo nodo fino a raggiungere la destinazione.
Un canale può essere dunque condiviso da più trasmissioni che accodano i loro pacchetti sfruttandolo a pieno carico. I pacchetti saranno poi smistati a seconda delle strade che dovranno prendere. Se pensiamo alla telefonia tradizionale invece, quando ci sono silenzi il canale resta comunque occupato quindi inutilizzato.
La commutazione a pacchetto ottimizza l’uso delle risorse ma la gestione della frammentazione e dei percorsi multipli non sempre si sposa bene con la qualità dei servizi. Questa invece è garantita dalla commutazione a circuito che assegna un canale in modo esclusivo. Per questa ragione effettuare trasmissioni di contenuti multimediali su internet richiede particolari accortezze tecnologiche che adattano l’esigenza della qualità alla struttura del trasferimento. Competenze e Know-how sono componenti indispensabili per una infrastruttura efficiente e funzionale. L’integrazione della telefonia nell’infrastruttura dati permette di realizzare servizi innovativi mirati all’efficienza, a nuovi servizi al cliente, al monitoraggio delle risorse con sistemi automatici accessibili anche da remoto.